VIA, VERITÀ E VITA (RICOSTRUZIONE DELL’ULTIMA CENA DI STANO LAJDA): oggi iniziamo

LIstituto Slovacco a Roma, in collaborazione con il Central Art Register e la Galleria Orava di Dolný Kubín (SK), ha preparato una mostra dedicata al genio di fama mondiale della scienza e dellarte, Leonardo da Vinci e al suo capolavoro ĽUltima Cena. Lo slovacco Stanislav Lajda studia da tempo la vita e le opere di Leonardo da Vinci. LUltima Cena, lo ha sempre affascinato, già alletà di dieci anni. Si occupa di pittura freelance, illustrazione di libri (circa 60 titoli), restauro e attività di insegnamento presso la Scuola Privata dellIndustria Artistica di Žilina. Ha realizzato, tra laltro, dipinti monumentali per lesposizione permanente nel Dipartimento di Biodiversità e Paleontologia del Museo Nazionale Slovacco e la ricostruzione del catafalco con il corpo della contessa Žofia Bosniaková nel castello di Strečno. Attualmente, espone allIstituto Slovacco a Roma una ricostruzione in scala ridotta della maggior parte dellUltima Cena di Leonardo, alla quale ha lavorato, con piccole interruzioni, per oltre dieci anni (2008-2019). Stano Lajda ha esplorato meticolosamente millimetro per millimetro ogni frammento superstite delloriginale e da più di un decennio raccoglie e mappa diverse copie, versioni e rielaborazioni di questopera (circa 5.000 pezzi). Come guida per la sua ricostruzione si è avvalso dei lavori realizzati dagli allievi e dei seguaci di Leonardo poco dopo il completamento delloriginale. In questi lavori ha cercato delle corrispondenze nei dettagli del collegamento delle tonalità di colore con la tecnica del chiaroscuro e un pronunciato effetto 3D, che ha poi confrontato con i resti del dipinto di Leonardo (circa il 40% delloriginale è stato conservato). Nonostante gli studi presso lUniversità di Scienze Applicate di Bratislava (1979-1985) e una vasta esperienza con le tecniche pittoriche e le copie di antichi capolavori, aggiungere in modo credibile circa il 60% alloriginale della forma perduta per sempre, è stato per molti versi impegnativo. Ma l’approccio responsabile e scientifico alla fine ha prodotto i suoi risultati. Questo lavoro di ricostruzione richiedeva unanalisi a lungo termine dello studio di Leonardo da Vinci, della sua opera e di quelle degli artisti che lhanno influenzata o che sono stati influenzati da lui. Anche se, purtroppo, non sarà mai più possibile vedere il dipinto di Leonardo nella sua forma originale, in quanto molto alterata dal tempo, Stano Lajda ha dimostrato che è possibile avvicinarsi ad esso almeno in misura significativa e ricreare unimmagine della sua bellezza originale. Oltre allUltima Cena, Lajda ricostruì anche la parte adiacente, con il quintetto delle lunette che riportano laraldica coronata del committente dell’opera, il duca di Milano Ludovico Sforza, nonché parte delloriginaria decorazione dellinterno del refettorio (la mensa dei monaci) nel monastero domenicano di Santa Maria delle Grazie a Milano, dove si trova lopera chiave di Leonardo. Per motivi pratici S. Lajda dovette ridurre di due volte e mezzo le dimensioni delloriginale (4,60 x 8,80 m), per cui alcuni dettagli assunsero un carattere in miniatura. Per lo stesso motivo, decise di realizzare un dipinto su tela. Non era interessato allimitazione della tecnica, ma principalmente, alla questione di quanto fosse possibile una ricostruzione credibile e veritiera. Lesposizione, offre anche la possibilità di vedere i dettagli dellimmagine ingranditi della ricostruzione in proporzione 1:1 rispetto alloriginale. Mentre si dedicava ai lavori di ricostruzione, S. Lajda scrisse anche un libro di oltre 500 pagine sulla vita e lopera di Leonardo da Vinci, con unenfasi sulla creazione, sul suo destino doloroso e unanalisi dettagliata delliconografia e dei simboli dell’Ultima Cena. Nel libro, Stano Lajda presenta le sue teorie innovative, originali e sorprendenti, che sono state create, maturate e confermate raccogliendo prove per diversi anni. Il libro divulgativo scientifico è destinato al grande pubblico ed è il primo e finora l’unico titolo dedicato alla personalità del maestro Da Vinci, ideato da un autore slovacco. Nel giro di un anno, sono andate esaurite due edizioni. Il libro ha vinto il prestigioso premio internazionale per la saggistica, lEgon Erwin Kisch Grand Prize. Per il prossimo futuro, S. Lajda sta lavorando sulla pubblicazione di nuove conoscenze sui segreti dellUltima Cena e sta collaborando con la televisione pubblica slovacca e la società di produzione Long Story Short ad un nuovo film documentario dedicato allUltima Cena di Leonardo. LIstituto Slovacco a Roma insieme al Central Art Register, alla Galleria Orava e allautore della mostra, augura ai propri visitatori una profonda esperienza artistica e spirituale. PARTNER PRINCIPALE DELLA MOSTRA

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Stano Lajda: Najskôr vystavoval v Oravskej galérii, teraz sú jeho obrazy v Ríme

Najskôr akademický maliar Stano Lajda vystavoval v Oravskej galérii, teraz sú jeho obrazy v Ríme. Prinášame vám reportáž TV DK z tohto podujatia.

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Stano Lajda: Kde nás nájdete? / Dove puoi trovarci?

Výstava rekonštrukcie Poslednej večere, ktorá začína dnes a potrvá až do štvrtku 9. novembra, sa nachádza v priestoroch Slovenského inštitútu v Ríme. Ten je v blízkosti slovenskej ambasády. Pre návštevu výstavy a inštrukciu, ako sa sem dostanete, kontaktu

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Darina Arce: Cesta, Pravda a Život

Akademický maliar Stano Lajda (nar. 1959) vyštudoval v rokoch 1979 – 1985 odbor reštaurovania maľby na Vysokej škole výtvarných umení v Bratislave. Niekoľko rokov sa venoval aj reštaurovaniu, ale napokon v ňom zvíťazil tvorivý duch umelca a od deväťdesiat

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Stano Lajda vystavoval v Ríme. Čo na to ostatní?

Cesta, Pravda a Život. Pod týmto názvom sa začiatkom novembra v Slovenskom inštitúte v Ríme uskutočnila výstava Poslednej večere. Originál Leonarda da Vinciho je takmer zničený, preto sa slovenský maliar Stano Lajda rozhodol zrekonštruovať pôvodný výjav.

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Certificazione Plastica Seconda Vita IPPR, un altro traguardo per Daliform Group!

Certificazione Plastica Seconda Vita per i prodotti Daliform. Casseri a perdere per vespai areati e solai alleggeriti che vantano un minimo di plastica riciclata pari all'95%. The post Certificazione Plastica Seconda Vita IPPR, un altro traguardo per Dali

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